Il Rotary Club di Alba sfata i miti sulle auto elettriche con un relatore di eccezione, il consulente e socio Enrico Strada

Al momento stai visualizzando Il Rotary Club di Alba sfata i miti sulle auto elettriche con un relatore di eccezione, il consulente e socio Enrico Strada

Martedì 12 Dicembre 2023, presso il ristorante Ca’ del Lupo di Montelupo Albese, il Rotary Club di Alba ha tenuto un incontro sulle nuove frontiere dei veicoli elettrici, con relatore Enrico Strada consulente esperto nel settore automotive a livello internazionale. Si tratta del secondo incontro dell’anno del ciclo “Azione Professionale”, dedicato alle attività professionali dei soci.

Il mondo dell’auto sta cambiando profondamente e continuamente in questi anni, quattro sono le direttrici chiave di questi cambiamenti: connettività (lo scambio di informazioni  attraverso internet  all’interno e all’esterno del veicolo, la maggior parte dei dati trasmessi non sono noti all’utente),   guida autonoma (pur essendo un obiettivo di lungo periodo sono già disponibili sulla vettura funzioni avanzate di aiuto intelligente al guidatore), servizi di mobilità, quali ad esempio vetture condivise, accesso e pagamento di servizi auto personalizzati. Infine elettrificazione , il tema principale su cui verteva la conferenza.

Dopo una descrizione sulla tipologia delle vetture elettriche (EV) suddivisa rispettivamente nelle tre classi Mild Hybrid, Full Hybrid, e Plug-in Hybrid, che associano ad un motore termico motori elettrici di varia potenza) e nelle due classi solo puramente elettriche, quali Battery Electric (BEV) e Fuel Cell Electric, si è passati ad una disanima dei vari mercati.

Le vendite di veicoli elettrici in Europa sono cresciute nel primo semestre del 2023, aumentando del 45% rispetto allo stesso periodo del 2022 e raggiungendo una quota di mercato di circa il 15%, negli Stati Uniti e in Cina nello stesso periodo le crescite sono state ancora più consistenti. L’Italia è l’unico dei grandi paesi europei per cui le vendite delle vetture elettriche sono cresciute meno della crescita complessiva del mercato.

Da settembre di quest’anno la domanda complessiva del mercato per i veicoli elettrici è rallentata in Europa in modo significativo con la fine degli incentivi governativi, gli acquirenti attendono modelli migliori e più economici. L’innovazione delle vetture elettriche è veloce, il nuovo modello deprezza il vecchio.

D’altra parte la diffusione dei veicoli elettrici rappresenta un elemento della strategia per la riduzione delle emissione di CO2, infatti nella vita media di un veicolo elettrico su 150.000 KM di percorrenza le emissioni sono inferiori anche oltre il 70% ai veicoli a combustione interna.  L’argomento è complesso principalmente perché ad oggi abbiamo ancora una rete e una infrastruttura che utilizza combustibili fossili per produrre energia anche per la produzione e alimentazione delle vetture elettriche.

Enrico Strada si è occupato ancora di sfatare diversi miti che aleggiano intorno ai veicoli elettrici, in particolare per quanto riguarda il rischio incendio. I dati assicurativi americani mostrano sì un pericolo esistente, ma comunque inferiore a quello dei motori a combustione interna.

La conferenza è poi proseguita su l’aspetto chiave per la diffusione delle vetture elettriche, cioè l’evoluzione della tecnologia delle batterie, la loro produzione e soprattutto il loro smaltimento. Le batterie costituiscono il componente più costoso della vettura, in quanto utilizzano materie prime strategiche, presenti in luoghi geopoliticamente sensibili e contesi tra le superpotenze tecnologiche; quindi è importante che l’Europa si doti di una economia circolare che faccia dello smaltimento delle batterie una risorsa per il recupero di materiali rari.

Infine ci si è soffermati sulla necessità di punti di ricarica elettrica diffusi e veloci, delle ricariche elettriche: in Italia le stazioni supercharge (quelle veloci e più performanti) sono ancora poche, cosa che rappresenta un ostacolo notevole per gli utenti di veicoli elettrici

La conferenza è stata tecnica ma partecipata e interessante, grazie all’abilità e chiarezza dell’oratore.