L’olmo cigliato (o ciliato), detto anche olmo bianco, è una pianta longeva che può superare i 300 anni di età.

La qualifica di olmo ‘cigliato’ deriva dalle vistose ciglia che circondano l’ala del frutto (sàmara), agevolandone il trasporto per mezzo del vento.

È originario dell’Europa centrorientale ed è diffuso nelle valli alluvionali. In Italia è presente in maniera sporadica al centro-nord, ma il suo indigenato è considerato dubbio da molti autori, che lo qualificano come pianta criptogenica  (ossia pianta per la quale non è possibile determinare con certezza l’appartenenza alla flora nativa).ÈE’ originario dell’Europa centrorientale ed è diffuso nelle valli alluvionali. In Italia è presente in maniera sporadica al centro-nord, ma il suo indigenato è considerato dubbio da molti autori, che lo qualificano come pianta criptogenica  (ossia pianta per la quale non è possibile determinare con certezza l’appartenenza alla flora nativa).

Nel suo areale naturale, l’olmo cigliato supera raramente l’altitudine di 400 m.

olmo

Famiglia: Ulmaceae

Origine: Europa centrale, orientale e sudorientale

Caratteristiche: È un albero che può raggiungere i 20 metri di altezza, con chioma molto ampia e irregolare e foglie caduche.

Foglie: semplici, alterne, ellittiche, con il margine doppiamente dentato.

Fiori: privi di petali, sono formati da fascetti di stami rosa e sono riuniti in infiorescenze. Appaiono precocemente verso marzo-aprile, prima delle foglie.

i fiori

Frutti: sono sàmare ovali, con lungo peduncolo e ali di 5 mm. con margine cigliato, che circondano il seme.

Le samare cigliate al margine e lungamente peduncolate costituiscono i principali caratteri differenziali dell’olmo cigliato dall’olmo campestre.

Ogni samara contiene un unico seme.

Anche le samare appaiono precocemente sulla pianta, insieme alle prime foglioline, e prima di maturare sono di colore verde. 

i frutti

Corteccia: di colore bruno-grigio, fessurata longitudinalmente.

la corteccia

Utilizzi

L’Olmo cigliato viene spesso impiegato come pianta ornamentale in parchi, giardini privati e viali.

Viene anche utilizzato per rimboschimenti, a causa della sua minore sensibilità alla grafiosi: infatti mentre l’Olmo campestre è sempre più minacciato da una malattia fungina che si propaga rapidamente di pianta in pianta (la cosiddetta grafiosi dell’olmo), pare che i principali responsabili della diffusione di questa malattia – gli scolitidi, insetti che nutrendosi del legno di esemplari malati propagano il fungo ad alberi sani – evitino l’olmo cigliato.

Altro utilizzo è come legna da ardere o per realizzare parquet.

A differenza di altri tipi di olmo, impiegati in fitoterapia a scopo curativo (per es. dell’Olmo campestre sono note da secoli le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti), l’olmo cigliato non ha particolari utilizzi alimentari o farmaceutici.

Simbologia –  letteratura

Sin dall’antichità l’olmo (probabilmente quello campestre) ha avuto caratteristiche sacrali: albero sacro per la mitologia germanica, per Greci e Romani era l’albero di Oneiros, figlio della notte e dio dei sogni: quindi albero del sonno, del sogno e, in ultima analisi, della morte. Come conseguenza di ciò, si riteneva che l’olmo avesse potere oracolare.

E infatti nell’Eneide, quando Enea giunge nei pressi dell’Averno, Regno degli Inferi, per conferire con i defunti e conoscere il futuro della sua stirpe, trova un grande olmo:

Nel mezzo un olmo immenso, ombroso, stende i rami e

le braccia annose: dicono che questa sia la casa

dove stanno di solito i vani Sogni,

appesi, sotto ciascuna foglia.

(Virgilio, Eneide, Libro VI, versi 282-284).

olmo

L’olmo è anche simbolo di amicizia, protezione e amore coniugale o amore fraterno.

Il simbolismo deriva dal suo utilizzo, sin dai tempi più antichi, come tutore e sostegno vivente della vite, in quanto non assorbiva dal terreno quelle sostanze nutritive necessarie al sostentamento della vite.

L’albero veniva capitozzato per dare più sole all’uva che cresceva intorno al tronco.

Per descrivere questo tipo di coltura si parla di “vite maritata all’olmo”.

Ancora Virgilio, in apertura delle Georgiche (Libro I, versi 1-3):

Cosa rende ridente la campagna, questo canterò, Mecenate,

la stagione in cui si dissoda la terra,

si legano agli olmi le viti (…).

Areale di distribuzione in Piemonte (tratto da TERZUOLO P.G., SPAZIANI F., MONDINO G.P., Alberi e Arbusti – Guida alle specie spontanee del Piemonte, Regione Piemonte, Blu Edizioni, 2002, pp. 223, consultabile su https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/alberi-arboricoltura/alberi-arbusti-piemonte-manuale-schede):

È un albero dei boschi alluvionali di pianura e, come tale, è stato riscontrato, isolato o in gruppi, lungo la Dora Riparia e il Po, quasi certamente spontaneo.

popolamenti significativi