Nella serata del 15 giugno, presso il ristorante Ca’ del Lupo di Montelupo Albese (CN), si è tenuta la prima conviviale con ospite del 2021 del Rotary Club di Alba, dopo molti mesi di lockdown per il pericolo Covid: si è ricominciato con il botto, con un ospite di eccezione, il dottor Gianluigi Castelli, ultimo relatore nel 2020 come Presidente di Trenitalia, ora come coordinatore del Comitato del Ministero per l’innovazione e la transizione digitale, direttore DEVO Lab SDA Bocconi.
Il dottor Castelli è venuto accompagnato dalla moglie, Gloria Gazzano, Presidente dell’Associazione Informatica e per il Calcolo Automatico (AICA) della Lombardia.
Dopo la cena magistralmente allestita dal ristorante Ca’ del Lupo, nel rispetto delle nuove norme anti-Covid, la relazione del Dottor Castelli “PNRR: ultima chiamata per l’innovazione?”, ha affrontato il tema della difficile gestione dei processi di digitalizzazione del nostro Paese, in particolare con l’accelerazione dovuta alla pandemia.
La prima parte dell’incontro si è focalizzato sulle economie di piattaforma, in aggiunta agli sviluppi di asset fisici e molto costosi, difficilmente implementabili nel breve periodo. La seconda parte, invece, ha sintetizzato il PNRR, vale a dire il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, recentemente presentato dal Governo e riguardante ingenti finanziamenti per la ripartenza economica dell’Italia; in questo, anche una parte importante di aiuti dall’Europa da spendere per processi innovativi di digitalizzazione. Il dottor Castelli ha poi parlato del suo ruolo di advisor relativo alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione attualmente in corso.
L’incontro ha visto la partecipazione di molti ospiti illustri, esponenti dell’imprenditoria albese e del territorio.
La presenza del dottor Castelli, amico di lunga data del Presidente Enrico Strada, ha così segnato la vigilia e l’ultima fase della sua presidenza.
Il prossimo appuntamento è martedì 22 giugno con la presentazione del past President Renato Montalbano del volume Noi Rotary, vita associativa attraverso sessant’anni di storia albese.