Mobilità ed infrastrutture (im)materiali per il Paese
La pervasività delle tecnologie digitali abbatte la tradizionale distinzione tra infrastrutture materiali e immateriali. La combinazione delle tecnologie fisiche e digitali dischiude opportunità straordinarie, con un’accelerazione dei cambiamenti a tutti i livelli: nuovi equilibri geopolitici, nuovi sistemi economici, profonde conseguenze sul mercato del lavoro e sui percorsi di carriera delle persone.
Le piattaforme digitali collegano, gestendo le informazioni, chi detiene i mezzi di produzione e chi
necessita di beni e servizi, stravolgendo gli equilibri di mercato esistenti e affermando nuovi formidabili modelli di business, che possono sfuggire alle tradizionali definizioni e ai vincoli di carattere legislativo e fiscale.
Per la mobilità è in atto una vera e propria metamorfosi: da un lato, emergono nuovi servizi basati su piattaforme digitali, che abbattono i costi per l’utente finale e possono abilitare le soluzioni intermodali di mobilità; dall’altro lato, siamo agli albori di nuovi mezzi di trasporto più efficienti, veloci, confortevoli e sostenibili, sempre più interconnessi con le infrastrutture e l’ambiente circostante.
Gianluigi Vittorio Castelli, classe 1954, laureato in Fisica a indirizzo Cibernetico presso l’Università degli Studi di Milano, ha ricoperto ruoli manageriali nell’area innovazione in vari settori industriali quali automotive, telecomunicazioni e dell’energia.
Da giugno 2018 è Presidente di Ferrovie dello Stato S.p.A.
Ricercatore e docente, è fondatore e Direttore del DEVO Lab all’interno della SDA Bocconi.